Ricordatevi che il pesce crudo, prima di essere preparato
e servito, deve essere abbattuto o congelato (il tempo di abbattimento dipende
dalla temperatura e va dalle 9 ore a -40° fino alle 96 a -15°) in modo da
eliminare il rischio di contaminazioni da parte di batteri e parassiti, tra i
quali il più pericoloso è sicuramente l'Anisakis. Per quanto
riguarda gli esercizi commerciali, punti vendita e ristoranti, esiste l'obbligo
di informazione al consumatore, come stabilito dal Ministero della Salute.
…ma non mi andava di accendere i fornelli, potrei dire.
Il piatto, infatti, ricordo molto una classica zuppa di
pesce, con la differenza che qui tutto è lavorato a crudo, con la sola
eccezione delle zucchine, sbianchite in acqua a bollore e mantenute ben
croccanti, e del pane, che è cotto per sua stessa natura.
Per quanto riguarda il pesce, ho usato solamente
molluschi e crostacei, nello specifico i calamari e le mazzancolle, per il solo
e semplice motivo che non avevo altro, avendo avuto l’idea del piatto quando
era oramai troppo tardi per fare la spesa, cosa che implica, quindi, che voi
potete variare la scelta, usando più varietà, a seconda di quello che il mare
vi ha donato.
Calamari e mazzancolle a crudo, quindi, condite solamente
con olio extravergine e sale marino, e ai quali fa compagnia, come appunto in
una zuppa di mare tradizionale, il pomodoro, qui nella doppia veste di acqua e
di polpa, entrambe ricavate per centrifuga, a freddo, lasciate poi riposare in
modo che si separassero.
Acqua e polpa usate quindi separatamente, come si può
vedere dalla foto, dove l’effetto finale è ottenuto mettendo prima l’acqua e
poi la polpa, scuotendo leggermente il piatto in modo che i due elementi si
combinassero in parte, lasciando però evidente la loro separazione (si, lo so,
è quasi un ossimoro).
Poi le zucchine romanesche, cotte molto velocemente,
giusto tre minuti, in acqua a bollore leggermente salata e poi freddate in
acqua ghiacciata, in modo da fissarne il colore e fermarne la cottura, evitando
quindi la loro ossidazione, condite infine con olio extravergine e sale marino
Completano il piatto i crostini di pane all’aglio,
tostati in padella con un filo di olio extravergine e che donano croccantezza,
e qualche bacca di ribes, che porta ancora un poco di acidità, in aggiunta a
quella del pomodoro
Concludo dicendovi che, per la lavorazione del pomodoro,
vi sarà molto utile una centrifuga
per succhi o un estrattore.
In alternativa, potrete comunque ricavarla anche con un altro procedimento, un
po’ più lungo, che vi descriverò nel seguito.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la zuppa
- Quattro mazzancolle
- Un calamaro di circa tre etti
- Una ventina di bacche di ribes rosso
- Quattro cucchiaini di polpa di pomodoro (vedi dopo)
- Un mestolo di acqua di pomodoro (vedi dopo)
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Sale marino
Per le zucchine romanesche
- Una zucchina romanesca
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Sale marino
Per l’acqua e la polpa di pomodoro
- Mezzo chilo di pomodori rossi e maturi
- Sale marino
Per i crostini di pane all’aglio
- Una fetta di pane casareccio
- Mezzo spicchio d’aglio
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
Partite, con il necessari anticipo, con la lavorazione
dei pomodori, che laverete per bene i pomodori e poi, usando la centrifuga
o l’estrattore
per succhi, ne ricaverete il succo,
raccogliendolo in una ciotola e poi regolandolo di sale.
Mettete la ciotola in frigorifero e lasciatela riposare
per un paio d’ore e vedrete che avverrà una sorta di separazione tra i residui
di polpa, belli rossi, e l’acqua vera e propria, di colore quasi trasparente,
di un rosso appena accennato.
Sul fondo del recipiente si raccoglierà la polpa più
densa e pesante, poi ci sarà uno strato di acqua e, sopra di esso, ancora la
polpa, quella più leggera e spumosa. Ovviamente questo tipo particolare di
separazione dipende da come avete estratto il succo e da quanto efficace sia il
filtro della vostra centrifuga o estrattore.
Quando la prima separazione sarà avvenuta, prendete con
molta delicatezza il recipiente - se lo scuotete il pomodoro tenderà nuovamente
a mescolarsi - e, usando un cucchiaio e procedendo per piccoli passi, rimuovete
lo strato superiore di polpa, che raccoglierete in un’altra ciotola.
Fate riposare nuovamente il tutto, almeno per altre due
ore, e vedrete che a questo punto avrete una sola separazione, con la polpa sul
fondo e l’acqua in superficie, acqua che prenderete con un piccolo mestolo,
sempre agendo con accortezza, trasferendola in un altro recipiente.
La polpa rimasta, invece, la unirete con quella tolta
dopo le prime due ore, in modo da avere due recipienti, dove il primo contiene
solo l’acqua, trasparente e profumata, mentre il secondo la polpa, anch’essa ricca
di sapori e profumi.
Un modo alternativo, se non avete né estrattore, né
centrifuga, è quello di passare i pomodori al passa
pomodoro, usando un disco con
i fori piccoli, in modo da raccoglierne solamente la polpa.
Prendete poi una ciotola di diametro piuttosto ampio e
poi copritela con un tovagliolo o un fazzoletto, che terrete in posizione, ben
teso, aiutandovi con qualche elastico, come se fosse la copertura di un
tamburo.
Versate il pomodoro passato sul tovagliolo, mettendo poi
il tutto in luogo fresco o in frigorifero, lasciando che la parte acquosa dei
pomodori filtri lentamente nel tovagliolo, raccogliendosi sul fondo e
lasciandovi una polpa piuttosto compatta.
Questo secondo metodo richiede circa otto, durante le
quali, ogni tanto, muovete la polpa
usando un cucchiaio e tirate il
tovagliolo messo a copertura, in modo da facilitare il passaggio dell’acqua.
Quando la separazione è completa, cominciate a lavora gli
altri elementi, partendo con la zucchina, prendendo per prima cosa una ciotola
bella grande e riempiendola con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del
ghiaccio o, se non l'avete, mettendo preventivamente la ciotola con l'acqua nel
frigorifero.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata nel
frattempo preparate la zucchina, tagliandola a dadini, possibilmente tutti
della stessa dimensione, direi poco meno di un centimetro di lato.
Quando l’acqua è a bollore, tuffateci i dadini di
zucchina, cuocendole il tempo strettamente necessario ad ammorbidirle
leggermente, lasciandole però ben croccanti, cosa per la quale sono sufficienti
tre minuti.
Quando i dadini di zucchina sono cotti, scolateli con un
mestolo bucato e travasateli direttamente nell’acqua ghiacciata, facendoli
freddare in modo da interromperne la cottura e fissarne il colore, quindi scolateli e fateli asciugare per bene.
Quando i dadini sono ben asciutti, riuniteli in una
piccola ciotola e conditeli con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e un
pizzico di sale marino.
Ora i crostini di pane, ricavando dal pane una fetta di
circa un centimetro di spessore, eliminandone poi la crosta e tagliandola
infine in dadini regolari, di circa un centimetro di lato.
Prendete lo spicchio d’aglio, sbucciatelo, tagliatelo a
metà nel verso della lunghezza e, con i due mezzi spicchi, strofinateci
energicamente il fondo di un padellino anti-aderente, in modo che gli umori dell’aglio
possano trasferirsi ad esso.
Aggiungete nel padellino un paio di cucchiai di olio
extravergine di oliva e portatelo sul fuoco, a fiamma media, unendo i dadini di
pane quando l’olio sarà caldo, ma non bollente, facendoli saltare velocemente e
girandoli, in modo che possano dorarsi uniformemente.
Non appena i dadini sono pronti e croccanti, travasateli
in un piatto, sul quale avrete messo un foglio di carta da cucina o per
frittura, in modo che l'olio in eccesso possa essere assorbito.
Pulite ora il calamaro, eliminandone la pelle, le
interiora, l'osso (vabbè, non è proprio un osso, ma ci siamo capiti), quindi
staccate le alette dal corpo ed eliminate osso e occhi dai tentacoli.
Sciacquate l’interno del calamaro sotto l’acqua corrente,
in modo da eliminare ogni traccia di residui, quindi asciugatelo con qualche
foglio di carta da cucina.
Usando un coltello
ben affilato, ricavate dai corpi dei calamari degli anelli, di circa tre o
quattro millimetri di larghezza, procedendo con cura in modo da averli tutti
dello stesso spessore. Man mano che procedete, rimuovete anche gli eventuali
residui delle interiora che fossero rimasti.
Con i tentacoli e le alette, che non useremo per questo
piatto, potete naturalmente farci altro.
Pulite Infine le mazzancolle, rimuovendone la testa, il
guscio, la coda e il filamento intestinale, provando a estrarlo delicatamente
o, se si dovesse rompere, facendo una piccola incisione sul dorso dei gamberi e
togliendolo usando la punta di un coltellino.
Tagliate ogni mazzancolla in quattro o cinque pezzi, che
raccoglierete in una ciotola, unendo poi anche gli anellini ricavati dal
calamaro, condendo poi il tutto con un cucchiaio di olio extravergine di oliva
e un pizzico di sale marino.
Mescolate per bene, in modo che l’olio bagni per bene
mazzancolle e calamaro, quindi procedete con l’impiattamento.
Per prima cosa mettete l’acqua di pomodoro sul fondo di
ciascun piatto, orientandovi su quattro o cinque cucchiai per ogni porzione,
quindi unite un cucchiaino di polpa di pomodoro in ciascun piatto, scuotendolo
leggermente in modo che acqua e polpa si combinino
come mostrato nella foto.
Disponente poi gli altri elementi, in modo ben
distribuito e senza creare ammassi, completando con qualche bacca di ribes
rosso e guarnendo come più vi piace.
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