Giuro che questa, almeno per un po’ di tempo, è l’ultima
ricetta a base di carne marinata in sale e zucchero, che conclude un periodo di
forte innamoramento e sperimentazione per questo modo di cuocere-non cuocere
gli alimenti, che a mio avviso mette d’accordo gli amanti del crudo e quelli
del cotto.
Il girello, quindi, marinato per due ore in un mix fatto
per 2/3 di sale marino grosso, quello delle saline di Cervia, e per 1/3 di
zucchero di canna, dove il breve tempo di marinatura ha fatto sì che la carne
mantenesse un interno crudo, mentre l’esterno più asciutto, in virtù
dell’azione del sale e dello zucchero.
Terminata la marinatura, ho condito la carne solo con un
velo d’olio extravergine, più per renderla lucente che per aggiungere sapore.
Insieme alla carne, una crema di zucca mantovana, alla
quale ho aggiunto un po’ di Porto, per un gusto intenso e con una nota dolce
appena accennata, grazie al contributo del vino.
Infine, una fonduta di parmigiano all’aglio, dove
quest’ultimo è stato ingentilito dalla classica serie di bolliture in acqua, in
modo da mantenerne il sapore, ma non quella persistenza eccessiva, che a molti
infastidisce.
Concludo
dicendovi che le dosi della fonduta saranno decisamente abbondanti rispetto a
quanto ne utilizzerete realmente, dato che al di sotto di certi valori non si
può scendere senza comprometterne la lavorazione.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la carne marinata
- Due etti di girello di manzo
- Quattro etti e venti di sale marino grosso
- Due etti e ottanta di zucchero di canna
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
Per la crema di zucca
- Un quarto di zucca mantovana
- Un rametto di rosmarino
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva
- Quattro cucchiai di Porto
- Sale marino
- Pepe nero
Per la fonduta di parmigiano all’aglio
- Sessanta grammi di parmigiano reggiano grattugiato
- Centoottanta grammi di panna fresca
- Otto spicchi d’aglio
- Due bicchieri di latte
Partite ovviamente con la carne, eliminandone con cura
ogni traccia di grasso e, nel caso il pezzo fosse troppo spesso, tagliandola in
fette di circa un centimetro e mezzo di spessore, in modo che la marinatura
possa agire più facilmente.
Per capirci, la regola è simile a quella della carne
cotta in modo tradizionale: più è spessa e più ci sarà differenza tra lo strato
più esterno, modificato dall’azione di sale e zucchero, e il cuore, che rimarrà
invece crudo.
Pesate il sale grosso e lo zucchero alle quantità
indicate, mettendoli poi in una ciotola e mescolandoli tra loro, in modo da
avere una distribuzione omogenea.
Mettete un terzo del sale e dello zucchero sul fondo del
contenitore che avete scelto, che dovrà essere tale da contenere la carne a
misura, senza che rimanga troppo spazio vuoto.
Poggiate la carne sulla marinatura, quindi coprite con
quella restante, facendo in modo che questa crei uno strato che superi la carne
di almeno mezzo centimetro, quindi mettete il contenitore in frigorifero,
lasciandocelo per due ore e mezza.
Nell’attesa che la marinatura compia il suo effetto,
dedicatevi al trattamento dell’aglio, cosa che richiederà un po' di pazienza,
vista la necessità di una bella serie di bolliture.
Per prima cosa mettete a scaldare un paio di litri
d'acqua, portandola a bollore leggero e poi prendete un piccolo pentolino, che
dovrà contenere solamente gli spicchi d'aglio.
Tanto che l'acqua si scalda, togliete la buccia agli
spicchi d'aglio e, se questi non sono freschi, tagliateli a metà e rimuovete
l'anima centrale, di colore verde.
Mettete gli spicchi d'aglio nel pentolino e poi, quando
l'acqua raggiunge il bollore, prendetene un paio di mestoli e versatela nel
pentolino, che porterete sul fuoco, continuando a far bollire l'acqua con
l'aglio per tre minuti.
Trascorso il tempo, scolate gli spicchi e buttate via
l'acqua nella quale hanno bollito, poi prendete nuovamente un paio di mestoli
di quella che bolle nella pentola, mettetela nel pentolino insieme agli spicchi
d'aglio appena scolati e fate bollire, di nuovo, per tre minuti.
Ripetete la sequenza fino a far bollire l'aglio per nove
volte, sempre cambiando la sua acqua, poi fate l'ultima bollitura mettendo gli
spicchi nel solito pentolino, ma aggiungendo il latte invece dell'acqua,
portando nuovamente sul fuoco, a fiamma minima, e facendo bollire per i soliti
tre minuti.
Scolate definitivamente gli spicchi d'aglio, rimuovendo
le tracce di latte e facendoli asciugare in corrente d’aria e, nel frattempo,
preparate la crema di zucca, prendendone il quarto indicato, eliminandone la
buccia e i semi interni, e tagliando infine la polpa in pezzi irregolari, senza
curarvi troppo della loro dimensione, dato che il taglio serve solo per ridurre
il suo tempo di cottura.
Prendete una casseruola, metteteci due cucchiai di olio
extravergine, un bicchiere scarso d’acqua, i quattro cucchiai di Porto e la
zucca, quindi salate leggermente e portate il tutto sul fuoco.
Coprite con il coperchio e fate cuocere, a fiamma minima,
fino a quando la zucca sarà ben morbida - ci vorranno circa venti minuti -
avendo cura di mantenere una certa quantità di fondo di cottura, che vi
consentirà di dare la giusta densità della crema.
Quando la zucca è pronta, spegnete la fiamma, fatela
intiepidire, aggiungete una generosa macinata di pepe nero e poi, usando il
frullatore tradizionale o quello a immersione,
fate andare alla massima velocità, in modo da ridurla in crema, usando il fondo
di cottura per regolarne la densità, che dovrà essere abbastanza elevata, in
modo da rimanere stabile sotto il
peso della carne.
Assaggiate un’ultima volta, nel caso regolate di sale e
pepe, secondo i vostri gusti, quindi tenete da parte, ricordando che la crema
andrà servita a temperatura ambiente.
Trascorse le due ore, tornate alla carne e, toglietela
dalla marinatura e lavatela accuratamente e a lungo sotto l’acqua corrente, in
modo da eliminare ogni traccia di sale e zucchero, quindi asciugatela con cura,
usando qualche foglio di carta da cucina.
Spostate la carne sul tagliere e, usando un coltello ben
affilato, tagliatela in piccoli cubetti - sto assumendo che anche voi la
serviate come ho fatto io - che raccoglierete in una ciotola e bagnerete con un
cucchiaio di olio extravergine, mescolando poi per bene.
Naturalmente non servirà aggiungere sale, dato che la
marinatura, anche dopo aver lavato la carne, sarà stata tale da dare alla carne
la giusta sapidità.
Preparate infine la crema di parmigiano all’aglio,
mettendo il formaggio grattugiato in un pentolino, insieme alla panna fresca, e
portando sul fuoco, a fiamma bassissima e senza coperchio.
Fate raggiungere un bollore appena accennato, girando di
tanto in tanto in modo da agevolare lo scioglimento del formaggio, quindi unite
gli spicchi d’aglio e, usando il frullatore a immersione,
qui decisamente più adatto, frullate velocemente in modo da incorporarli alla
fonduta.
Proseguite il bollore leggero per circa cinque minuti, in
modo che la fonduta abbia il tempo di ridursi leggermente, quindi spegnete la
fiamma e fate intiepidire, girando ogni tanto per rompere la pellicola
superficiale che tenderà a formarsi.
Non appena la fonduta si sarà intiepidita, mettetela, se
lo avete, in un biberon da cucina,
possibilmente uno che abbia un foro di uscita non troppo stretto, così che poi
sia facile dosarla nei piatti.
Bene, non resta che impiattare, mettendo per prima cosa
un cucchiaino abbondante di crema di zucca sul fondo dei piattini o contenitori
che avete deciso di usare - sto assumendo che anche voi serviate il piatto come
Finger Food - poggiandoci poi sopra
un cubetto di carne e, per ultimo, un poco di fonduta di parmigiano all’aglio,
in quantità ridotta, dato il suo sapore deciso.
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