Questa
ricetta partecipa al Contest Rice Food Blogger 2018 – Chef Giuseppina Carboni”
presentato da Parmigiano Reggiano
e con la collaborazione di Risate e
Risotti, Chef Academy, Le Creuset, Associazione
Italiana Food Blogger e L’Isola d’oro
Confesso
che i risotti non sono il mio forte, anche se cerco sempre di applicarmi, forte
del fatto che la crescita passa anche attraverso il preparare piatti che uno
non sente suoi, quale che ne sia il motivo.
A
tale proposito, non posso non ringraziare Risate e Risotti, che ogni anno, con
il suo concorso centrato sul riso, mi obbliga
psicologicamente a provarci, dato
che, come alcuni di voi già sanno, difficilmente riesco a resistere ai richiami
della competizione.
Questa
volta sono partito dai fiori di zucca, quelli pastellati che immagino tutti
conoscano - parlo di quelli fatti in casa, ovviamente, e non di quei malloppi di pastella, quasi sempre
surgelati, che ti servono oramai ovunque - che ho pensato di smontare e usarli come base per il
risotto, che volendolo chiamare con il suo nome esteso, altro non è che un
“Risotto
con crema di fiori di zucca, cotto nel loro brodo e mantecato con mozzarella di
bufala, olio e alici, con croccante di pane e lische fritte”
Come
spero si intuisca dal nome esteso, ci sono più o meno tutti gli ingredienti
tipici dei fiori, a partire dai fiori stessi, ovviamente, passando per la
mozzarella e dalle alici, immancabili nel loro ripieno, per arrivare al pane,
che richiama la pastella, e all’olio dove i fiori sono fritti.
Per
quanto riguarda i fiori, li ho usati in due modi: i petali, cotti velocemente in acqua, per preparare una crema,
lavorata solamente con la loro acqua di cottura e sale; i gambi per preparare un
brodo, usato poi per la cottura del riso, questo preventivamente tostato a secco, senza quindi l’utilizzo di
grassi.
Con
la mozzarella di bufala - potete ovviamente usare anche quella vaccina, se
preferite - e con le alici, ho preparato
un battuto, unito al risotto nelle
fasi finali della cottura, giusto per dare tempo alla mozzarella di sciogliersi nel riso, mentre la
mantecatura finale l'ho fatta con l’olio extravergine di oliva, preventivamente
solidificato in freezer, in modo da
accentuare lo shock termico e
privilegiare l’azione della parte grassa piuttosto che quella liquida.
Infine,
al momento di servire, ho distribuito sul risotto un croccante di pane, tostato
in padella con olio extravergine, e una polvere
ricavate dalle lische delle alici - ho usato quelle sotto sale - che ho prima
fritto in olio di semi di arachide, in modo da renderle croccanti e consentirne
lo sbriciolamento.
Ingredienti
(per 4 persone)
Per
il risotto
- Tre etti e venti di riso carnaroli
- Due etti di mozzarella di bufala
- Tre alici sotto sale
- Brodo di fiori di zucca
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino
Per
la crema di fiori
- Venti fiori di zucca
- Sale marino
Per
il brodo di fiori
- I gambi dei fiori di zucca
- Due litri d’acqua
- Sale marino grosso
Per
il croccante di pane
- Sessanta grammi di mollica di pane (vedi dopo)
- Due cucchiaio di olio extravergine di oliva
Per
le lische fritte
- Le lische delle alici sotto sale
- Olio di semi di arachide
Con
un poco di anticipo, volendo anche il giorno prima, mettete l’olio extravergine
nel freezer, in modo che abbia tempo di solidificarsi, usando dei piccoli
contenitori, che poi vi rendano più agevole la gestione e il dosaggio, come
quelli che ho usato io, che altro non sono che i classici contenitori in carta
per cioccolatini o pasticceria mignon.
Alla
fine, dopo circa un paio d’ore di freezer, l’olio si presenterà come nella foto
seguente.
Dedicatevi
ora ai fiori, che userete sia per la crema che per il brodo, separando i petali dalla rimanente parte dei fiori,
mettendo quest’ultimi in una casseruola, aggiungendo i due litri d’acqua, un
cucchiaio di sale grosso e portandola sul fuoco, con il coperchio e a fiamma
bassa.
Fate
andare il brodo per un’ora e mezza, regolando di sale solo alla fine, dopo che
il liquido sarà in parte evaporato, in modo da non avere una salinità giusta
all’inizio, ma eccessiva alla fine.
Quando
il brodo è pronto, filtratelo e tenetelo da parte, in una casseruola,
ricordando che poi dovrà essere a bollore leggero quando lo userete per la
cottura del riso.
Ora
la crema, prendendo per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con
acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete,
mettendola preventivamente in frigorifero.
Portate
a bollore abbondante acqua leggermente salata, quindi tuffateci i fiori,
facendoli cuocere, dalla ripresa del bollore, quattro minuti.
Quando
i fiori sono pronti, prendeteli con un mestolo bucato e travasateli nell’acqua
ghiacciata, in modo da fermarne la cottura e fissarne il colore, quindi scolateli definitivamente e fateli
asciugare.
Prendete
una tazza dell’acqua di cottura dei fiori e fatela freddare del tutto, dato che
usarla calda, dopo aver bloccato la cottura dei fiori con l’acqua ghiacciata,
avrebbe decisamente poco senso.
Raccogliete
i fiori nel bicchiere del frullatore, tradizionale o a immersione che sia, aggiungete sei cucchiai
dell'acqua di cottura e fate andare il frullatore alla massima velocità, fino
ad ottenere un composto liscio e senza residui solidi.
Regolate
di sale e valutate la densità della crema, che dovrà risultare non troppo
fluida, anche se poi, dovendola unire al riso in cottura, non è che questo sia
un aspetto troppo importante.
Mettete
la crema da parte e dedicatevi alle alici, che per prima cosa pulirete,
rimuovendone la lisca centrale, le piccole lische che si trovano sui bordi dei
filetti e, infine, sciacquandole molto accuratamente sotto l'acqua corrente, in
modo da eliminare ogni traccia di sale.
Asciugate
per bene le alici, mettetele sul tagliere e tritatele grossolanamente
utilizzando un coltello con la lama grande e ben affilata, poi unite anche la
mozzarella di bufala, tagliata grossolanamente, e continuate a lavora con il
coltello, fino a ottenere un composto quasi cremoso,
con la mozzarelle e le alici perfettamente amalgamate, che trasferirete in una
ciotola, in modo che il liquido che la mozzarella rilascerà non andrà perso.
Prendete
ora le lische e pulitele per bene da eventuali residui di polpa, quindi
asciugatele e friggetele in olio di semi di arachide portato a circa 160° - ne
basterà poco, dato che le lische galleggiano - fino a quando le lische non
faranno più le classiche bollicine
che indicano la presenza di umidità, cosa che dovrebbe richiedere un paio di
minuti di frittura.
Quando
le lische sono pronte, scolatele e fatele asciugare e freddare su un paio di
fogli di carta da cucina, quindi spostatele sul tagliere e, usando al solito un
coltello con la lama grande, come ad esempio un classico Santoku, tritatele dolcemente, fino a
ottenere una sorta di polvere, che raccoglierete in una ciotolina.
Preparate
ora il croccante di pane, meglio scegliendone uno del giorno prima, che abbia
una mollica ben compatta ed eliminando per prima cosa la sua crosta.
Mettete
la mollica nel mixer,
facendolo poi andare alla massima velocità, fino a quando la mollica non si
sarà ridotta in piccole briciole.
Prendete
un padellino, preferibilmente se antiaderente, metteteci un cucchiaio d'olio
extravergine, portatelo sul fuoco, a fiamma media, e quando l'olio comincia a
scaldarsi, unite la mollica di pane, unite il pepe nero e fatela saltare,
girandola in modo che tutte le briciole possano sentire il calore in modo
uniforme, diventando croccanti.
Quando
il pane è pronto, travasatelo in una ciotola e, mi raccomando, non lasciate la
mollica nella padella, dato che il calore residuo continuerebbe a cuocerla,
rischiando di bruciarla.
Quando
la mollica è fredda, unitene un poco nella ciotolina dove avete messo la polvere ricavata dalle lische, facendo
in modo di avere una proporzione di circa 1/3 di lische e 2/3 di mollica,
mescolando poi in modo da combinarle insieme.
Bene,
tutti gli ingredienti sono pronti e potete ora procedere con la preparazione
del risotto, per prima cosa riportando a bollore leggero il brodo di fiori di
zucca, in modo che sia alla giusta temperatura per la cottura del riso.
Prendete
poi la casseruola dove cuocerete il riso e portatela sul fuoco, a fiamma media
e, quando la casseruola sarà calda, ma non bollente, unite il riso e fatelo tostare per qualche minuto - la
tostatura è completa quando i chicchi sono diventati quasi trasparenti -
girando continuamente in modo che tutti i chicchi sentano il calore.
Cominciate
poi ad aggiungere il brodo, inizialmente in quantità maggiore e poi sempre più
misurata, in modo da non correre il rischio di trovarvi con il riso cotto e una
quantità eccessiva di liquido.
Ricordatevi
che il riso, durante la cottura, deve essere girato il meno possibile, per
evitare di traumatizzarne i singoli
chicchi, cosa che aumenterebbe il rilascio di amido.
Quando
valutate che manchino circa un paio di minuti alla fine della cottura - il
carnaroli normalmente richiede un tempo di cottura tra i diciotto e i venti
minuti - unite al riso la crema di fiori di zucca, mescolando quel tanto che
basta a incorporarla, poi, quando manca un minuto, unite anche il battuto di
mozzarella e alici, mescolando ancora.
Portate
a cottura il riso, quindi spegnete e aggiungete l’olio extravergine, preso
direttamente dal freezer, mescolando energicamente - qui è importante il
rilascio dell’amido, in modo da ottenere la giusta cremosità - fino a quando
non si sarà sciolto, amalgamandosi perfettamente con il risotto e dandovi al
contempo una bella e cremosa mantecatura.
Fate
risposare per trenta secondi, con il coperchio, quindi impiattate, distribuendo
sopra al risotto il mix di croccante di pane e di polvere di lische, completando con qualche goccia di olio al
basilico.
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