Qualche sera fa, a cena, stavo chiacchierando con la
famiglia e il discorso è andato su cosa si mangiava quando eravamo piccoli,
cosa che mi ha fatto venire in mente che, tra i piatti che normalmente mi
preparava mia madre - per la cronaca, grande Madre, ma pessima cuoca - c’era
anche la carne alla Bismarck, un piatto decisamente ricco, forse troppo per i
giorni nostri.
Il ricordo è stato così forte, che ho deciso valesse la
pena di cimentarsi con il piatto, ovviamente seguendo il mio spirito improntato
alla sperimentazione - che peraltro non è che dia sempre buoni risultati -
provando a reinterpretare il piatto in chiave moderna.
La carne - ho usato il filetto di vitellone - l’ho quindi
preparata a crudo, bagnandola solamente con un filo di olio extravergine di
oliva, aggiungendo poi un poco di fiocchi di sale della
Cornovaglia, che danno sapidità e croccantezza, e del di pepe
di Sichuan, che ha un sapore
meno deciso rispetto al pepe tradizionale.
Dell’uovo, invece, ho usato solamente il tuorlo, marinato
per settantadue ore con del sale bilanciato - 2/3 sale e 1/3 zucchero di canna
- in modo da portarlo a una consistenza molto soda e dal sapore ben concentrato.
Il prezzemolo, anch’esso presente nella ricetta
originale, l’ho fritto velocemente in olio di semi di arachide, in modo da
renderlo croccante e lucido.
Infine, una crema d’aglio e olio - questa ammetto è una
divagazione, visto che la ricetta originale prevede l’uso del burro - con
l’aglio ingentilito attraverso la classica serie di
bolliture in acqua, in modo da mantenerne il sapore, ma non quella persistenza
eccessiva, che a molti infastidisce, e poi lavorandolo solamente con olio
extravergine di oliva e un pizzico di sale.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la carne
- Due etti di filetto di manzo
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Pepe di Sichuan
- Fiocchi di sale
Per i tuorli marinati
- Due tuorli d’uovo
- Due etti di sale marino
- Un etto di zucchero di canna
Per la crema d’aglio
- Otto spicchi d’aglio
- Olio extravergine di oliva (vedi dopo)
- Sale marino
Per il prezzemolo fritto
- Una ventina di piccoli ciuffi di prezzemolo
- Olio di semi di arachide
Partite naturalmente con la preparazione del tuorlo
marinato, combinando insieme sale e zucchero e poi disponendone un terzo della
marinatura sul fondo di un recipiente, ampio abbastanza da poter contenere i
due tuorli, senza che questi siano a contatto tra di loro.
Rompete le uova e separate accuratamente i tuorli dagli
albumi - qui è importante che non rimangano tracce di albume - quindi deponete
delicatamente i tuorli nel recipiente, facendo in modo che tra l’uno e l’altro
ci sia almeno un centimetro di spazio.
Coprite i tuorli con il rimanente composto di sale e
zucchero, facendo in modo che la copertura formi uno strato di almeno mezzo
centimetro di spessore. Se sale e zucchero non fossero sufficienti,
incrementatene la quantità, sempre rispettando le proporzioni.
Chiudete il contenitore, con il coperchio o con un pezzo
di pellicola trasparente, e poi mettetelo in frigorifero, lasciando che la
marinatura possa fare il suo effetto, disidratando lentamente il tuorlo, cosa
che, come ho già detto, io ho protratto per settantadue ore.
Nell’attesa, e volendo anche con un certo anticipo
rispetto alla fine della marinatura, preparate la crema d’aglio, che si
conserverà in frigorifero per circa una settimana senza alcun problema.
Per prima cosa dovete ingentilire
l’aglio, cosa che richiederà un po' di pazienza, vista la necessità di una
bella serie di bolliture.
Mettete a scaldare un paio di litri d'acqua, portandola a
bollore leggero e poi prendete un piccolo pentolino, che dovrà contenere
solamente gli spicchi d'aglio.
Tanto che l'acqua si scalda, togliete la buccia agli
spicchi d'aglio e, se questi non sono freschi, tagliateli a metà e rimuovete
l'anima centrale, di colore verde.
Mettete gli spicchi d'aglio nel pentolino e poi, quando
l'acqua raggiunge il bollore, prendetene un paio di mestoli e versatela nel
pentolino, che porterete sul fuoco, continuando a far bollire l'acqua con
l'aglio per tre minuti.
Trascorso il tempo, scolate gli spicchi e buttate via
l'acqua nella quale hanno bollito, poi prendete nuovamente un paio di mestoli
di quella che bolle nella pentola, mettetela nel pentolino insieme agli spicchi
d'aglio appena scolati e fate bollire, di nuovo, per tre minuti.
Ripetete la sequenza fino a far bollire l'aglio per dieci
volte, sempre cambiando la sua acqua, scolandolo infine definitivamente e
facendo asciugare gli spicchi in corrente d’aria.
I più avvezzi a questo tipo di trattamento, avranno notato che non ho fatto l’ultima bollitura nel
latte, come si fa di solito, per un gusto ancora più delicato, bollitura che
non ho fatto data la successiva lavorazione solamente con olio extravergine,
con il quale ho ritenuto il latte non si abbinasse.
Quando l’aglio è ben asciutto, mettetelo nel bicchiere
del frullatore
a immersione, insieme a un
pizzico di sale e a quattro cucchiai di olio extravergine di oliva.
Fate andare il frullatore alla massima velocità, in modo
che l’aglio, oramai morbidissimo, possa cominciare a sciogliersi nell’olio, per la cui quantità dovrete sapervi
regolare, ricordando che la crema dovrà risultare piuttosto stabile, in modo da non colar via al
momento dell’impiattamento.
Aggiungete l’olio sempre per piccole quantità, frullando
di volta in volta, fino alla densità desiderata e, ovviamente, fino a quando
non ci saranno più residui solidi dell’aglio.
Nel caso, per errore, dovreste ritrovarvi con una crema
troppo liquida, potrete recuperare usando un poco di lecitina di soia o di gomma di xantano - entrambe hanno un potere addensante, in grado di agire
anche a freddo - che aggiungerete nel bicchiere del frullatore, facendolo
andare in modo da armonizzare il tutto.
Quando la crema
è pronta, e se lo avete, mettetela in
un biberon da cucina, che vi renderà più agevola il dosaggio durante
l’impiattamento.
Tornate ai tuorli e, quando è trascorso il tempo della loro
marinatura, eliminate delicatamente il sale e recuperateli - vedrete che
saranno diventati particolarmente sodi,
per cui potrete maneggiarli senza troppa difficoltà - quindi sciacquateli accuratamente
sotto l’acqua corrente, in modo da eliminare ogni traccia di sale e zucchero e tamponandoli
infine, delicatamente, con un foglio di carta da cucina, in modo da asciugarli
del tutto.
Mettete i tuorli sul tagliere, quindi prendete un
coltello ben affilato - perfetto allo scopo un classico Santoku - ungetene leggermente la lama con un
poco d’olio, in modo che questa scivoli più facilmente durante il taglio, visto
che l’interno dei tuorli è piuttosto colloso,
quindi affettateli prima sottilmente e poi tritateli
grossolanamente, ottenendo dei pezzi simili a quelli che potete vedere in foto.
Dedicatevi ora alla carne, dalla quale per prima cosa
eliminerete ogni traccia di grasso esterno e poi, per avere una maggiore
facilità di taglio, suggerisco di lasciare in freezer per un’oretta, in modo
che si indurisca per effetto del congelamento, tirandola poi fuori e
tagliandola immediatamente - anche in questo caso, mi raccomando che il
coltello sia affilatissimo - in fettine molto sottili, di non più di un paio di
millimetri di spessore.
Per ultimo, il prezzemolo, tenendo presente che questo
dovrà essere perfettamente asciutto, per cui se ritenete di doverlo lavare,
fatelo con il dovuto anticipo.
Prendete un pentolino, metteteci una quantità di olio di
semi di arachide in modo che questo formi uno strato di circa un centimetro,
quindi potatelo sul fuoco, scaldando l’olio fino a circa 160°.
Tuffate il prezzemolo nell’olio, tenendo presente che
questo, anche se ben asciutto, tenderà a produrre un bel po' di schizzi,
soprattutto nella fase iniziale, motivo per cui usate un coperchio per
proteggervi.
Trascorsi trenta secondi, non di più, scolate velocemente
i ciuffi di prezzemolo, con molta delicatezza dato che sono fragili, mettendoli
su di un piatto, sul quale avrete messo qualche foglio di carta da cucina per
assorbire l'olio in eccesso.
Bene, non resta che impiattare, disponendo per prima cosa
le fettine di carne sul fondo dei rispettivi piatti e poi ungendole leggermente
con l’olio extravergine - la cosa migliore è usare direttamente le dita - aggiungendo
i fiocchi di sale e un poco di pepe di Sichuan.
Sopra la carne, distribuite in modo omogeneo tuorli
tritati, quindi la crema d’aglio e olio extravergine, che metterete accanto
alla carne, in modo che siano gli ospiti a decidere come usarla, completando
infine con il prezzemolo fritto.
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