22 agosto 2018

Rigatoni con calamari, pomodorini e pecorino romano


Ogni tanto ritorno anch’io alla semplicità - qualcuno direbbe al Confort Food - visto che non si può vivere solo di sperimentazioni e ogni tanto fa bene, al gusto e allo spirito, affidarsi ai classici, come ho appunto fatto in questo caso.

Rigatoni, quindi, con calamari e pomodorini, cotti insieme a lungo, per circa quarantacinque minuti, fino a ridurne il fondo, ottenendo una salsa molto densa e ricca di sapore.

Completano il piatto, il prezzemolo tritato, aggiunto dopo la mantecatura, a fuoco spento, e il pecorino romano - ho usato quello di Brunelli - distribuito dopo l’impiattamento e che, a dispetto qualcuno possa considerarlo un azzardo, appartiene alla tradizione marinara laziale, abbinato a volte al polpo, a volte ai calamari.

Concludo dicendovi che come formato di pasta ho scelto i rigatoni, per il solo fatto che moglie e figlia preferiscono i formati corti e io, ogni tanto, mi piego volentieri al loro volere.

6 agosto 2018

Calamaro, melanzane e pinoli


Mi ero preso una lunga pausa dalle operazioni di riempimento dei calamari, ma complice anche la freschezza di quelli di Anzio, presi al solito dalla pescheria “Amore di mare”, la mia preferita, ho interrotto volentieri la pausa e mi sono rimesso ai fornelli.

Questa volta, le melanzane, saltate prima in padella, con olio extravergine di oliva e aglio, e poi usate come base per il ripieno, aggiungendo le alette e parte dei tentacoli dei calamari, entrambi battuti al coltello per renderli quasi cremosi, poi i pinoli, che danno croccantezza e, infine, un poco di prezzemolo tritato.

Visto poi che il ripieno era leggermente in avanzo - non è facile valutare l’esatta quantità dei singoli elementi, prima di cuocerli - ho deciso di saltarlo velocemente in padella, giusto per far sentire il calore alle parti del calamaro che lo compongono, e poi aggiungerlo al momento dell’impiattamento, nella forma di una quenelle, visto che, dopo averlo assaggiato, mi sono reso conto che valesse la pena gustarlo anche al naturale.

Concludo ribadendo la questione del ripieno, che è sempre meglio averne in avanzo piuttosto che rimanerne senza, considerando poi che, come ho fatto io, lo potrete utilizzare come descritto.