Recupero quindi prontamente e, dopo aver preparato questa
ricetta qualche settimana fa, eccone un’altra, che alla base vede i
fagioli coll’occhio, piccoli e dal gusto delicato.
I fagioli li ho cotti nel modo classico, usando la mia pentola a pressione
elettronica, che da quando l’ho presa non la mollo più, e poi
ridotti in crema, usando come elemento liquido l’acqua rilasciata dalle cozze,
il secondo ingrediente di questa zuppa, e l’acqua di cottura dei fagioli,
necessaria per ottenere la giusta densità.
Le cozze, quindi, aperte nel modo classico in padella,
con il liquido usato come vi ho appena detto, mentre i molluschi, che soffrono
la cottura prolungata, li ho aggiunti alla zuppa solo all’ultimo momento, in
modo che sentissero il calore ma non cuocessero più di quanto hanno già fatto
durante la loro apertura.
Infine, la pasta, che ho scelto nel formato misto e cotta
preventivamente in acqua, per i ¾ del suo tempo, in modo da eliminarne in buona
parte l’amido, che altrimenti avrebbe rovinato il sapore della zuppa, poi
aggiunta a essa per completare la cottura.
Al momento dell’impiattamento, e come si conviene per le
zuppe, un classico giro di olio extravergine di oliva a crudo, per un piatto
semplice da preparare, con la sola accortezza di ricordarsi di mettere in
ammollo i ceci con il dovuto anticipo.
Ingredienti (per 6 persone)
- Tre etti di fagioli coll’occhio
- Un etto e mezzo di pasta mista
- Un chilo e mezzo di cozze
- Due spicchi d’aglio
- Un pezzetto di peperoncino
- Sei cucchiai di olio extravergine d’oliva
- Sale marino
- Pepe nero
Con il dovuto anticipo, mettete i fagioli a bagno in
abbondante acqua fredda, senza aggiungere altro e lasciandoceli per circa otto
ore. Tenete comunque presente che, data la loro dimensione, è anche possibile,
in caso di poco tempo, procedere direttamente alla loro cottura, prolungando il
tempo indicato.
Trascorso il tempo dell’ammollo, scolate i fagioli,
eliminate quelli eventualmente rovinati e metteteli in una pentola, coperti da
abbondante acqua fredda, senza aggiungere odori, dato che i fagioli li
utilizzeremo in purezza.
Non salate l'acqua subito, dato che la sua evaporazione
durante la cottura avrebbe l'effetto di aumentare la concentrazione salina,
rischiando di darvi dei fagioli eccessivamente salati.
Portate la pentola sul fuoco, a fiamma media e con il
coperchio, e quando l'acqua raggiunge il bollore, abbassate la fiamma e fate
cuocere i fagioli fino a quando non saranno molto teneri, cosa che dovrebbe
richiedere, dal momento del bollore, circa un’ora, salandoli dopo la prima
mezz’ora.
Nel caso preferiste usare la pentola a pressione - io
oramai la uso quasi sempre - salate ovviamente subito l’acqua e calcolate
trenta minuti a partire dal raggiungimento della pressione.
Quando i fagioli sono pronti, spegnete la fiamma e fateli
intiepidire nella loro acqua e, nell’attesa, dedicatevi alle cozze, che prima
cosa pulirete - se potete, fate fare questa operazione in pescheria -
raschiandole in superficie ed eliminando il bisso, quella sorta di barbetta che fuoriesce dal lato meno
bombato delle cozze.
Prendete una padella piuttosto ampia, ungetela con due
cucchiai d'olio extravergine, portatela sul fuoco e, quando l'olio è molto
caldo, quasi fumante, unite le cozze e coprite con il coperchio.
Mi raccomando, non tenete troppo tempo la padella sul
fuoco, con l'intenzione di far aprire fino all'ultima cozza, con il rischio di
far stracuocere quelle già aperte solo per averne qualcuna in più da mangiare.
Quando le cozze sono aperte, spegnete, togliete il
coperchio e fatele intiepidire, quindi separate i gusci da molluschi, che
metterete in una ciotola, aggiungendo un poco del liquido rilasciato.
Usando un colino ma maglie fitte, filtrate il liquido
rilasciato dalle cozze - le cozze non contengono sabbia, per cui il filtraggio
serve più che altro ad eliminare i residui più grandi - raccogliendolo in una
ciotola.
Tornate ai fagioli e, quando sono almeno tiepidi, travasateli
nel mixer o nel frullatore, tradizionale o a immersione,
tenendone da parte circa un quarto, che poi unirete interi alla zuppa, in modo
da averli in una sorta di doppia consistenza.
Aggiungete ai fagioli nel frullatore l’acqua rilasciata
dalle cozze e poi fate andare alla massima velocità fino a ridurre il tutto in
una crema fluida e senza più alcun residuo, usando l’acqua di cottura dei
fagioli per regolare la densità, considerando che questa non dovrà essere
eccessiva, visto che poi ci dovrete finire di cuocere la pasta.
Tenete da parte la restante acqua di cottura dei fagioli,
in modo da poterla usare nel caso dovesse servire.
Prendete ora una casseruola, ampia abbastanza da poter
contenere tutta la zuppa, metteteci sei cucchiai di olio extravergine e un
pezzetto di peperoncino, per il quale vi regolerete in base al vostro amore per
il piccante.
Sbucciate lo spicchio d’aglio e, usando una grattugia a
lama fine, come ad esempio questa
della Microplane, grattugiatelo direttamente nella casseruola,
ottenendo quasi una sorta di poltiglia.
Portate sul fuoco, a fiamma media e fate soffriggere
l’aglio per una ventina di secondi - l’aglio grattugiato tende a bruciarsi
piuttosto rapidamente - quindi unite i fagioli frullati, abbassate la fiamma e
fate riprendere un bollore molto leggero e, nell’attesa, mettete sul fuoco
l’acqua per la prima cottura della pasta, salandola opportunamente.
Riportate a bollore anche l’acqua di cottura dei fagioli,
in modo da averla pronta nel caso vogliate utilizzarla per regolare la densità
finale della zuppa.
Quando l’acqua della pasta è a bollore, tuffateci la
pasta mista e fatela cuocere per i ¾ del tempo indicato, quindi prelevatela
direttamente con un mestolo bucato e travasatela nella zuppa, che ovviamente
dovrà aver raggiunto il bollore, continuando la cottura fino a quando la pasta
non sarà cotta, ma ancora al dente.
Durante questo tempo residuo di cottura della zuppa,
usate eventualmente l’acqua di cottura dei fagioli per regolarne la densità,
che ovviamente dipenderà anche dai vostri gusti, visto che non esiste una
regola universale in tal senso.
Quando la zuppa è pronta, unite i molluschi delle cozze e
i fagioli interi tenuti da parte, date una generosa macinata di pepe nero, una
bella mescolata e procedete con l’impiattamento, ricordandovi di dare un giro
d’olio extravergine di oliva a crudo su ciascuna porzione.
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