Quando
faccio il brodo di carne, cerco sempre di non sprecare nulla e così ho fatto
anche questa volta, riutilizzando sia la carne che le verdure, anche se
entrambe, avendo donato tutto ciò che potevano donare al brodo, erano oramai
piuttosto esauste, anche se non al punto tale da non poter essere utilizzate
per un piatto.
Per
la carne da brodo, ho scelto dei tagli di prima e seconda scelta, nello
specifico la noce e il campanello, scelta fatta sia per avere un brodo più
magro, ma anche per avere molta polpa da riutilizzare, visto che per le
crocchette la parte grassa va sicuramente eliminata.
Ho poi
ho la classiche verdure - carota, cipolla, sedano e pomodoro - qualche chiodo
di garofano, sale grosso e ho proceduto con la preparazione, fatta nel mio caso
con la pentola a pressione, cuocendo il tutto per quarantacinque minuti.
Ovviamente,
voi potrete usare il vostro brodo, fatto come lo fate abitualmente, dato che,
appunto, questo non va preparato specificatamente per questo piatto, che ne
rappresenta invece una seconda opportunità per i suoi ingredienti.
Con
le verdure ho preparato una passata, frullandole insieme a un poco di olio
extravergine di oliva e a una generosa macinata di pepe nero, aggiungendo quel
tanto che basta di brodo a dare al tutto la giusta densità.
La
carne, invece, dopo aver eliminato da essa i nervi e i residui di grasso, l’ho passata
al mixer insieme a un uovo, che aiuta a legare il composto, alle patate lesse,
che donano al tutto una maggiore morbidezza, e a un cucchiaio di pecorino
romano grattugiato, che regala il suo gusto inconfondibile, condendo infine con
sale marino, un poco di paprika dolce, di noce moscata e di pepe nero.
La
panatura delle crocchette, ammetto più per curiosità che per altro, l’ho fatta
con il pane carasau, passato al mixer, ma che voi potrete tranquillamente
sostituire con del classico pane grattugiato, meglio se fatto da voi,
utilizzando del pane raffermo.
Ad
accompagnare le crocchette, infine, una maionese leggera allo zenzero,
preparata solamente con l’albume dell’uovo, che da freschezza al piatto, e
delle foglioline di salvia fritte, croccanti e sfiziose.
In
conclusione, un piatto decisamente ecosostenibile, che utilizza quelli che spesso
consideriamo scarti.